sabato 25 ottobre 2008

Lo Tsunami finanziario e la crisi globale

Originariamente la nostra teoria ed il campo di applicabilità della stessa pensavamo fosse rivolta a coloro che avevano la capacità ed erano deputati a poter decidere.
Ci riferivamo in particolare alle imprese ed a coloro che possiedono le chiavi della politica e dell'indirizzo economico-finanziario e, nel frangente, attendevamo delle obiezioni o divergenze sull'aspetto teorico della nostra tesi con verifiche anche a lungo termine.
L'uragano che si è abbattuto sull'economia mondiale ha però coinvolto non solo quell'interlocutore cui noi ci rivolgevamo ma ha anche investito il ceto medio, notoriamente incline ad una pacifica e tranquilla conservazione del consolidato.
Il ceto medio, per l'ampiezza e la particolare posizione occupata nel tessuto sociale, era incline a non subire repentini mutamenti ma, davanti all'incalzare degli eventi, ha iniziato ad agire con comportamenti che possono essere considerati barbarici, forse anche illogici e, in contraddizione con le proprie attitudini, ad operare ach'esso con una mentalità “tendenzialmente criminale”.
Sembra che oggi infatti, si ritorni all' homo homini lupus, un costrutto filosofico ritenuto parzialmente superato dall'introduzione dei codici etici.
Per quanto riguarda le cosiddette masse popolari invece, le conseguenze sulla loro situazione già di per sé precaria, le ha portate addirittura all'annullamento della loro unica tradizionale caratteristica, la forza della protesta.
Avanti a questo scenario constatabile, abbiamo deciso, come si suol dire, di scendere in campo e, visto che le nostre analisi sono state lungimiranti e confermate dai fatti, lo faremo attraverso una proposta di programma, un partito on line, un laboratorio politico in progress che sviluppi ciò che nella nostra tesi avevamo definito finalità condivisa.
Ci auguriamo che l'applicazione dei principi pubblicati, possa portare ad un superamento della situazione socio-economica drammatica e colmare il totale vuoto di risposte e soluzioni da parte dei politici e del gotha economico.
Abbiamo deciso di chiamare il partito on line “Nova/Italia” poiché inizialmente prenderemo in esame la particolare situazione del nostro Paese; resta inteso che i principi enunciati possono essere applicati ad altre realtà nazionali.

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