mercoledì 22 ottobre 2008

Un Anno Dopo

18 Ottobre 2008

Un anno dopo

Oggi compie un anno l’ultimo post inserito in questo blog.
In quest’anno trascorso abbiamo osservato l’evolversi del mercato globale e le modalità operative messe in atto da governi ed imprese.
Il nostro stand by di pubblicazione è stato reso necessario dalla complessità e dalla repentinità del mutamento che ha anche inciso sulla nostra attività.
Il mutamento si è presentato infatti nei modi e nei tempi inaspettati e solo oggi possiamo stilare un primo bilancio di ciò che è avvenuto e sta avvenendo e rapportarlo alla nostra teorizzazione.
Il tema della Responsabilità Sociale così come da noi sviluppato e pubblicato, è stato oggetto di grande interesse ma nella maggior parte incompreso soprattutto perché considerato una elaborazione prettamente teorica fine a se stessa senza alcuna possibilità di riscontro nelle dinamiche socioeconomiche e politiche reali.
Alcuni eminenti studiosi inoltre, ci hanno rimproverato una massima semplificazione, una presentazione “misera” del tema, invitandoci a rielaborare le idee che, seppur considerate innovative, non erano presentate in un formato accademico, da manuale tradizionale.
In risposta a quest’ultimi continuiamo ad essere dell’opinione che nel mondo moderno caratterizzato dalla velocità, dalla dinamicità e dalla necessità della sintesi, vada ricercata nel testo la tesi innovativa e la sua applicabilità e non soffermarsi su una forma testuale ampollosa.
In riferimento all’applicabilità, riprendiamo oggi, dopo un’osservazione sistemica, a scrivere sul tema in quanto gli eventi appena trascorsi e purtroppo in corso, stanno “corroborando” la nostra teoria.
Oggi sono tutti concordi che la finanza e il modo di porsi in maniera sofisticata, libera da qualsiasi regola e da continue verifiche e controlli non solo non può produrre massimo profitto ma, con disastrose ricadute, crea un fall-out negativo che annulla un euforico e solo momentaneo successo.
La propensione da parte degli operatori del settore (persone, imprese, Stati) di ottenere il massimo profitto con la verifica operativa sui codici etici, la creatività e la finalità di tendere ad un risultato considerato da noi alla stregua di un’opera d’arte, è oggi l’unica possibilità per considerare superata la finanza sofisticata e per un ritorno all’economia reale.
Il fine che noi consideriamo etico per eccellenza è l’equazione, giova ripeterlo, del “Max profitto= Opera d’arte” poiché solo attraverso questa sintesi si ottiene l’universale accoglimento consapevole e condiviso dei risultati.

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